Secondo uno studio scientifico tenutosi tra il 2010 e il 2014 presso l’Università di Anversa Belgio, che comprendeva 75 occhi di pazienti con cheratocono severo, le lenti sclerali riducono la necessità di trapianti corneali.
Queste le conclusioni dei ricercatori, 40 dei 51 occhi con cheratocono grave (3/4 stadio Amsler) che avrebbero dovuto subire trapianto corneale, sono state applicate con successo lenti sclerali. I ricercatori hanno concluso che l’indicazione per trapianti corneali si era più che dimezzata nella loro casistica di pazienti con cheratocono.
Il Cheratocono
Informazioni per accedere alla fornitura delle lenti tramite ASL.
Dal 2017 è possibile ottenere le lenti a contatto sclerali o sclero-corneali a carico ASL.
La nostra azienda è convenzionata ASL come fornitore di lenti corneali e sclerali per cheratocono ma è richiesto il possesso di certificazione di patologia rara Cod. RF 0280. Le forniture a carico ASL sono erogabili esclusivamente quando la correzione non è ottenibile o migliorabile con la lente oftalmica e/o in presenza di anisometropia elevata, per assistiti affetti da cheratocono, cheratoglobo, degenerazione marginale pellucida (PMD), astgmatismo oltre le 8.00 diottrie corneali, nistagmo, pupilla decentrata, non reagente alla luce, miopie elevate oltre le 25.00 D, cicatrici corneali, cheratiti bollose ed erpetiche.
La procedura è descritta G.U. n. 65 del 18 marzo 2017 a pag.217. Pertanto gli aventi diritto una volta verificata l’assenza di controindicazioni da parte del medico oculista ASL e e dai nostri optometristi, possono ottenere la fornitura delle lenti sclerali o corneali a completo carico dell’ASL. Una volta ottenuta l’autorizzazione le lenti sclerali o corneali verranno da noi forniti senza costi aggiuntivi. In questo riguardo potete consultare l’ultimo nomenclatore protesico (vedi pag.209)e le procedure di erogazioni di assistenza protesica pubblicate il 18/03/2017.
Maggiori info chiamando il numero dedicato 3401772097
Cosa è il cheratocono, quali i sintomi?
Il cheratocono (Keratoconus o KC), il cheratoglobo, la degenerazione marginale pellucida sono delle rare (1 caso ogni 2000 soggetti) ma gravi patologie corneali che causano un progressivo calo visivo che inizialmente può apparire come un astigmatismo che si riesce a correggere bene solo con lenti a contatto. Il cheratocono è una malattia che insorge di solito durante la pubertà (sono anche descritti rarissimi casi congeniti), progredisce fino ai 30-40 anni per poi arrestarsi spontaneamente. Solo nel 20% dei casi, in presenza di cornee molto sottili o se non si tollerano le lenti a contatto, può divenire necessario il trapianto corneale.
Il cheratocono, il cheratoglobo, la degenerazione marginale pellucida (PMD) provocano una deformazione asimmetrica della forma della cornea, che è la lente più importante del nostro occhio, creando un tipo particolare di astigmatismo e miopia che difficilmente si riesce a correggere con occhiali, lenti a contatto morbide o con la chirurgia refrattiva tradizionale. Come si può vedere dai seguenti disegni in un occhio normale le immagini che raggiungono il nostro occhio vengono focalizzate tutte nello stesso punto della retina e quindi elaborate dal nostro cervello nitidamente. Nei pazienti con cheratocono la deformazione della cornea non permetta alle immagini di focalizzarsi correttamente sulla retina causando visione annebbiata, aloni, astigmatismo irregolare e aberrazioni di alto ordine come la coma. Queste aberrazioni si traducono in immagini sfocate, distorsioni delle immagini ed in un aumento della sensibilità alle luci.
Fig.1 Confronto tra la focalizzazione in un occhio normale a sinistra ed in occhio con cheratocono a destra
Classificazione del cheratocono
Il cheratocono può essere classificato secondo diversi parametri, a seconda della posizione, della morfologia, della curvatura corneale, dello spessore corneale.
Certamente la prima cosa da fare per indicare la presenza o meno del cheratocono è la topografia o tomografia corneale computerizzata (Gold Standard).
Iniziale Il cheratocono lieve è caratterizzato da una topografia per la quale ogni punto della mappa è inferiore alle 45 diottrie. Il cono può essere posizionato in qualsiasi parte dell’occhio, anche se è prevalentemente presente nella parte inferiore, leggermente spostato verso la parte nasale.
Intermedio Il cheratocono moderato è caratterizzato da una curvatura corneale che si aggira intorno alle 50/55 diottrie o più. Si intensificano le gradazioni di colore che rappresentano una differenza di curvatura tra le diverse zone corneali.
Avanzato. Nel caso del cheratocono avanzato tutto il contorno è superiore alle 55 diottrie. A differenza dell’intermedio, il KC avanzato non ha più differenze di livelli del cono, avendo una colorazione più omogenea che sta ad indicare un innalzamento complessivo della zona interessata.
Un’altra classificazione (U.Melin) prende in considerazione lo spessore corneale apicale e lo classifica in gradi come segue.
- Sub Clinico. Spessore apicale >500 um
- 1 Spessore apicale 500-450 um
- 2 Spessore apicale 450-400 um
- 3 Spessore apicale 400-360 um
- 4 Spessore apicale 360-320 um
- 5 Cicatriziale. Spessore apicale < 320 um
Quali cure si possono fare?
Ormai da alcuni anni si cura il cheratocono con il cross linking tradizionale e transepiteliale, ma ultimamente la nuova frontiera dell’oculistica è rappresentata dalla combinazione del laser ad eccimeri con il cross linking e con altre tecniche studiate per ottenere terapie eccellenti con minori complicanze. In alcuni casi, sopratutto se il paziente con KC si trascura e non segue le terapie oculistiche indicate, può essere necessario intervenire con il trapianto corneale.
Come si corregge otticamente il cheratocono?
Occhiali con lenti aberrometriche per cheratocono
L’utilizzo di occhiali con lenti tradizionali può non correggere in maniera soddisfacente la visione nei soggetti con cheratocono o irregolarità corneali traumatiche e/o chirurgiche conseguenti a trapianto corneale. In questi casi tramite l’utilizzo di occhiali con lenti aberrometriche, ricalcolate da classica prescrizione ottica ed ottimizzate al centesimo di diottria ed al grado di asse dell’astigmatismo con i calcoli dei nostri aberrometri Z-View Ophthonix e Keratron Onda , possono far migliorare il visus e far diminuire aloni e riflessi. Purtroppo con l’evolversi del cheratocono vi è quasi sempre un aumento delle aberrazioni di alto ordine disturbanti e non correggibili con lenti oftalmiche tradizionali, aberrometriche o lenti a contatto morbide tradizionali “usa e getta”; per tale motivo l’unica soluzione per vedere bene è l’uso di lenti a contatto specifiche morbide o rigide gas permeabili (RGP) per cheratocono. Per prescrivere ed ordinare lenti aberrometriche è necessario, oltre alla prescrizione oculistica, un esame optometrico aberrometrico ed una prova lenti per valutarne i vantaggi soggettivamente rispetto a lenti tradizionali.
Lenti a contatto per cheratocono e trapianto corneale
Negli anni, la gestione del cheratocono (KC) è stata resa possibile grazie all’ausilio di svariati tipi di lenti a contatto disponibili in Italia. Oggi abbiamo a disposizione oltre alle tradizionali morbide disposable, quelle morbide customizzate spessorate, le rigide gas permeabili corneali (RGP), le RGP + Piggyback (RGP appoggiata su di una lente morbida), le Ibride ed infine le minisclerali o sclerali. Siccome nel paziente con cheratocono per scegliere la migliore lente, i parametri in gioco sono moltissimi, quella che si ritiene possa essere teoricamente la lente migliore, spesso non corrisponde alla soluzione migliore, ovvero quella efficace per lo stile di vita del paziente e per le sue esigenze.
La soluzione contattologica migliore dovrebbe soddisfare contemporaneamente questi tre requisiti: visione adeguata, comfort ed appropriata salute oculare.
Nel nostro centro applicazione sappiamo che il miglior metodo per ottenere la miglior ed una corretta applicazione unitamente alla soddisfazione del paziente è pianificare una strategia di lavoro.
Il punto di partenza dopo che il medico ha escluso controindicazioni dovrebbe sempre essere una lente a contatto corneale RGP, storicamente la soluzione elettiva nel KC. Nel caso di problemi di intolleranza, discomfort o scarsa visione (visus), si passa al piano B che reputiamo essere la tecnica del Piggyback nella quale si applica la RGP individuata su una lentina morbida ed il comfort dovrebbe migliorare.
In caso di ulteriore insuccesso o per la pratica di alcuni sport e professioni particolari, il piano C costituito dalle lenti a contatto ibride o dalle morbide spessorate in Silicone Hidrogel (MS SiHi).
Se tutte queste soluzioni hanno fallito, l’ultima opzione o piano D è rappresentata dalle lenti sclerali o minisclerali, sempre più utilizzate per il loro grande comfort, sicurezza e visione, ma più costose, più grandi delle precedenti e quindi talvolta più difficili da inserire da parte del paziente.
A seguire quello che è opportuno sapere sulle lenti a contatto corneali e sclerali per cheratocono e irregolarità corneali.
Lenti Sclerali e Minisclerali per cheratocono, pellucida ed irregolarità corneali
Simile come forma ma totalmente diversa come materiale usato sono le Corneosclerali Scotlens Minisclerali Paragon ICD e le lenti Sclerali SLC Conica e le ultime arrivate in Italia le lenti sclerali a calco EyePrint Pro . Le lenti corneosclerali e sclerali sono oggi la massima espressione della contattologia specialistica, interamente progettate con un sofisticato software sulla base della Topografia corneale Computerizzata, sotto il controllo dell’analisi morfologica corneo-sclerale fatta in sede con l’OCT Zeiss Visante o con il sistema a “Calco” EyePrint Pro sono incredibilmente confortevoli, non si possono perdere e permettono una ottima acuità visiva spesso esente da riflessi e immagini fantasma.
Le lenti Sclerali e sclero-corneali vengono prodotte con il Boston XO, Boston XO2, Optimum Extra o il nuovo ultrapermeabile Contamac Infinite (Menicon Z) materiali super-gaspermeabili con trattamento al plasma tradizionale o Hydra-Peg per aumentarne la bagnabilità e comfortevolezza. Le lenti sclerali e minisclerali SLC Conica, le Microsclerali MSC e le EyePrint Pro sono particolarmente indicate per correggere anche i chearatoconi più avanzati, le pellucide e i pazienti sottoposti a trapianto corneale cheratoplastica (PK, DALK….). Oggi, le lenti Sclerali di ultima generazione, possono anche correggere la presbiopia con la versione SLC Progressiva (PRG).
Particolarmente importante per noi e per i nostri assistiti e come lo dimostra anche la letteratura scientifica che indicano le Lenti Sclerali come la soluzione preferita e maggiormente performante per i cheratoconici e per chi soffre di secchezza oculare anche grave. Le lenti Sclerali son state introdotte nel nostro studio applicazione lenti a contatto dal 2009, ma sono da più di 25 anni usate all’estero nei migliori centri specializzati per la cura e correzione del cheratocono, delle irregolarità e trapianti corneali. Le lenti Sclerali sono anche utilizzate per la cura delle medie e gravi sindromi da occhio secco come le Graft Versus Host Disease (GVHD), Steven-Johnson, la cheratite sicca, i pemphigoidi, nelle Sjogren e nelle erosioni corneali ricorrenti. La caratteristica vincente delle lenti sclerali è quella di non appoggiare sulla cornea, ma sulla congiuntiva e di poter creare sotto la lente a contatto una camera umida ed idratante contenente film lacrimale, soluzione salina ed eventualmente farmaci o sostituti lacrimali riepitelizzanti e lubrificanti.
Cheratocono severo e lenti sclerali.
Lenti a contatto corneali Rigide Gas Permeabili (RGP) per cheratocono
Fino a pochi anni fà la correzione del cheratocono (KC), cheratoglobo, della degenerazione marginale pellucida (PMD) o nei pazienti che avevano effettuato il trapianto corneale, era possibile solo con l’applicazione di lenti corneali (appoggiano solo sulla cornea) rigide, o semirigide (RGP). La lente a contatto RGP era l’unica soluzione che permetteva di correggere in gran parte le aberrazioni di alto ordine e basso e di raggiungere cos un buon visus.
La filosofia applicativa seguita nel nostro centro specializzato in cheratocono di Torino (Piemonte), per le lenti a contatto RGP corneali è quella del “risparmio apicale” basata sulle indicazioni dello studio Klek: questa tecnica consiste nella applicare una lente che dia spazio al liquido lacrimale di posizionarsi tra la lente ed il cheratocono cosa da aumentare il comfort, tempi d’uso e ridurre il rischio di abrasioni corneali. Diversi studi scientifici tra cui il Klek hanno poi dimostrato che, a contrario di come si pensava una volta, l’applicazione di lenti a contatto RGP che comprimono il cheratocono, oltre a peggiorare il comfort, non hanno un effetto nel rallentamento del cheratocono stesso.
Anche la scelta del materiale della lente a contatto è un fattore chiave per il successo di una applicazione e i vecchi materiali non gas-permeabili come il PMMA non erano in grado di fornire alla cornea un adeguato apporto di ossigeno, fattore essenziale per la salute della stessa e quindi causa principale di intolleranza alle lenti a contatto. Per tale motivo nel nostro centro Olent Ottica si utilizza fin dai primi anni ’80 solo materiali RGP ad alta permeabilità d’ossigeno. Oggi i materiali con cui si fabbricano le lenti a contatto RGP e Sclerali si ancora più evoluti con l’arrivo di quelli di ultima generazione ad altissima trasmissibilità d’ossigeno, quali Menicon Z, Boston XO, XO2 o il nuovissimo ultrapermeabile all’ossigeno Contamac Infinite.
Un passo avanti nella correzione del cheratocono tramite lenti a contatto in diametro piccolo tradizionale è stato effettuato dal Dr. Paul Rose. Questo Optometrista Neozelandese ha sviluppato il forse più completo ed utilizzato a livello mondiale sistema per la correzione del cheratocono, pellucida ed irregolarità corneali con lenti a contatto corneali. Le sue lenti chiamate Rose K sono lenti a contatto RGP specifiche per tutti gli stadi del cheratocono che utilizzano il materiale Menicon Z. Le Rose K usano una particolare geometria asferica che grazie ad un preciso controllo della curvatura della lente rispetto a quella corneale, fornisce una eccellente risoluzione ottica ad aberrazione controllata, nonchè un ottimo comfort e tollerabilità.
Il Prof. Riccardo Olent sempre attento alla ricerca ed alle innovazioni, applica con successo in Piemonte ormai da diversi anni, oltre alle lenti Med Apikal KE, le lenti Rose K per cheratocono ed irregolarità corneali.
Lenti a contatto Ibride per cheratocono e Irregolarità corneali
Nonostante lo sviluppo di nuovi materiali e di nuove geometrie la applicazione di lenti a contatto corneali RGP non ha successo in tutti i casi. La cornea è la zona del nostro corpo con la maggior sensibilità per la presenza di molte terminazioni del nervo trigemino e le lenti corneali RGP a causa della loro piccola dimensione non sempre sono ben tollerate e impediscono il loro uso in molti sports.
In questi casi, le lenti contatto ibride Synergeyes e le non meno valide MedIbrid permettono di garantire un buon comfort al paziente, senza sacrificare la qualità ottica che la lente rigida può offrire. Le lenti a contatto Synergeyes si chiamano ibride perchè costruite con una piccola parte rigida gas-permeabile al centro e una più grande morbida in periferia che andrà ad appoggiare sulla sclera. Con una lente ibrida si può quindi ottenere il comfort di una lente morbida con la qualità ottica di una lente corneale rigida.
L’ultima generazione di lenti ibride è rappresentata dalle lenti americane Synergeyes. In uno studio recente effettuato su 54 pazienti con irregolarità corneali e cheratocono, portatori di lenti Ibride, ha mostrato, oltre ad un miglioramento del visus rispetto all’occhiale, un aumento del comfort rispetto alla lente corneale rigida tradizionale nell’80% dei casi.
Lenti a contatto morbide spessorate in Silicone Hidrogel (SiHi) per cheratocono, pellucida ed irregolarità corneali
Nel nostro centro di Torino siamo stati tra i primi ad introdurre in Italia le lenti morbide aberrometriche e spessorate in SiHi dopo la pubblicazione dei primiSoft K Keratoconus Report (Soft-K for Kconus) . Oggi grazie all’introduzione di nuovi materiali morbidi SiHi 4/5 volte più permeabili all’ ossigeno delle tradizionali lenti in Hidrogel. Utilizzando l’innovativo Definitive in Silicone Hidrogel (SiHi) è possibile progettare lenti a contatto su misura per il cheratocono, degenerazione marginale pellucida e per le altre irregolarità corneali residui da trapianto, chirurgia corneale (cheratoplastica) o con anelli Intacs o di “Ferrara”. Le lenti morbide aberrometriche e/o spessorate per cheratocono sono otticamente generate grazie alle informazioni ottenute dall’aberrometria oculare associata alla topografia corneale. Oggi possiamo applicare lenti morbide spessorate in SiHi con geometrie ed ottiche aberrometriche capaci di correggere gran parte dei difetti ottici causati dal KC e PMD.
La lente morbida spessorta in SiHi Kerasoft, Soft K e le Keratoplus MedLac sono particolarmente indicati per chi non tollera le lenti corneali rigide gas permeabili RGP tradizionali e per chi desidera portarle facendo sport. Dopo un attento esame refrattivo e topo-aberrometrico in assenza di controindicazioni possono essere prescritte ed applicate nelle degenerazioni marginali pellucide (PMD) e nei cheratoconi non oltre il 3° stadio o a pazienti con cornee irregolari in seguito a interventi chirurgici o trapianti corneali. Le lenti morbide in SiHi consentono spesso di ottenere un visus simile a quello che si potrebbe ottenere con una lente a contatto rigida tradizionale ma con l’elevato comfort caratteristico delle lenti morbide.
Informazioni utili per i nuovi Pazienti.
Al momento della prenotazione della prima visita, si prega di voler specificare al nostro personale di Segreteria al numero dedicato 3401772097 se la visita è mirata all’applicazione di lenti per cheratocono, PMD ecc ecc. corneali, sclerali o di altre tipologie di lenti a contatto. Questo permetterà di poter programmare in maniera corretta l’incontro.
In caso di pazienti provenienti da fuori città o regione che programmeranno l’arrivo a Torino tramite treno o aereo, si prega di voler comunicare l’orario di arrivo e partenza previsto, in modo da organizzare al meglio l’attività di studio e permettervi di rispettare gli orari previsti.
Si raccomanda di portare con se tutta la documentazione clinica (visite ed esami oculistici) ed eventuali lenti in possesso per poter avere il maggior numero di informazioni possibile.
Olent Ottica è un centro di eccellenza specializzato nell’applicazione
di lenti per cheratocono.
Olent Ottica & Contattologia
Tel. 011/541909 011/5611030 – 340 177 2097
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E-mail: info@olent.it Sito Web: www.olent.it
OTTICA OPTOMETRIA CONTATTOLOGIA